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I nuovi dipendenti

  • Immagine del redattore: Admin
    Admin
  • 11 dic 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Anche la situazione dei dipendenti sta cambiando. Vi riporto un esempio lampante: WordPress è una nota piattaforma di blogging, di recente ha chiuso i suoi studi a San Francisco perché non venivano usati dai dipendenti. I loro 550 lavoratori hanno la disponibilità di lavorare da remoto, quindi di lavorare da dove preferiscono senza la necessità di recarsi in una struttura fisica dettata dall'azienda.

Anche l’Italia è influenzata da questa liquidità strutturale propria delle aziende di oggi. Già 250.000 persone (in Italia) lavorano da remoto, questo secondo un sondaggio condotto dall'Osservatorio del Politecnico di Milano.

Ecco quattro aziende italiane che hanno deciso di approcciarsi allo Smartworking o lavoro da remoto:

  1. Vodafone -> 3.500 lavoratori possono lavorare un giorno alla settimana da remoto,

  2. Ferrero -> 100 dipendenti di Alba avranno la possibilità di seguire il progetto Smartworking,

  3. Enel -> partiti dando questa disponibilità a 500 dei loro dipendenti, ora vogliono estenderla a 7.000 lavoratori,

  4. Barilla -> entro il 2020 ha intenzione di offrire l'opzione "lavoro da remoto" a moltissimi dei loro impiegati.

Stiamo andando incontro a un cambiamento strutturale e questo ha sia effetti positivi sia negativi, analizziamoli assieme.

+ un vantaggio per l’essere umano è sicuramente la diminuzione di mezzi in circolazione e di conseguenza la riduzione dell’inquinamento;

+ un valido vantaggio per le aziende riguarda le sedi, diventerebbero più piccole e quindi meno costose;

+ i vantaggi dell’impiegato sono meno spese, l’aumento del tempo libero e perciò una qualità migliore di vita.

- il fattore che può essere svantaggioso per il dipendente è l’assenza di buon senso e organizzazione

Capiamo dunque che i contro sono soggettivi ma non solo, possiamo formarci per migliorarci e annullarli, quindi nessuna scusante a riguardo.

Dover lavorare da remoto significa diventare capi di noi stessi e quindi essere in grado di organizzare le proprie giornate in maniera produttiva.

Oggi non basta più essere bravi in ciò che si fa, le aziende richiedono l’apprendimento delle cosiddette qualità trasversali, quali:

  1. Gestire le proprie emozioni

  2. Rimanere focalizzati sull'obiettivo

  3. Ascoltare ed essere empatici

  4. PNL

  5. Capacità di analisi e di sintesi

  6. Problem solving

  7. Creatività e flessibilità

  8. Pianificare il proprio lavoro

  9. gestire in modo produttivo il proprio tempo

  10. Leadership

Vediamo degli esempi pratici.

• All'agente immobiliare erano richieste bene o male tre mansioni: scrivere gli annunci, accompagnare i clienti negli appartamenti, stringere un compromesso con questi ultimi. Ora invece non basta più saper fare questo, infatti deve essere in grado di gestire il sito dell’agenzia, sponsorizzare i video degli appartamenti e conoscere la PNL per capire meglio il cliente.

• Al grafico bastavano un po’ di buon gusto e le capacità tecniche. Oggi le richieste sono ben altre, oltre a queste che diventano dei prerequisiti base. L’empatia con il cliente è un fattore decisivo, senza contare la conoscenza della tecnica Storytelling e saper sponsorizzare un messaggio su varie piattaforme e indirizzarlo a varie persone nel modo più appropriato.

In termini generali tutti devono essere bravi in ciò che fanno e in più devono crearsi un mercato. In questo caso possiamo intenderlo come la creazione di un brand. Le persone affollano la tua panetteria perché il servizio che offri è ottimo, ma non solo, hai creato un brand, un tuo marchio di fabbrica e quando le persone lo vedono lo riconducono subito a te.

C.F.

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