La Parabola dell’Acquedotto
- Admin
- 24 nov 2017
- Tempo di lettura: 5 min
🕰 C'era una volta, tanto tempo fa, due cugini molto ambiziosi, di nome Paolo e Bruno. Vivevano uno accanto all'altro, in un piccolo villaggio proprio in Italia.
👥💭 I due erano molto amici e grandi sognatori, parlavano che un giorno sarebbero diventati gli uomini più ricchi del villaggio. Erano entrambi intelligenti e buoni lavoratori.
🔥💪🏼 Tutto quello che gli serviva era trovare l'opportunità giusta!

🎉✌🏼 Quella tanto attesa opportunità, un giorno arrivò! Infatti nel villaggio servivano due persone che si occupassero di portare l'acqua dal fiume alla cisterna che si trovava nella città.
👨🏻👱🏼 Il lavoro fu affidato a Paolo e a Bruno, entrambi presero i secchi, si diressero verso il fiume per prendere l'acqua e a fine giornata avevano riempito completamente la cisterna e così vennero pagati un 1 cent per ogni secchio trasportato.
"Questo è il nostro sogno che si avverato!" urlò Bruno e continuo dicendo: "Abbiamo trovato la nostra fortuna!"
👀 Paolo la pensava diversamente, la schiena gli faceva male e aveva le vesciche sulle mani a furia di portare quei secchi avanti e indietro. Aveva l'incubo di alzarsi la mattina per dover andare al lavoro.
🚀 Paolo si ripromise di trovare un sistema migliore per portare l'acqua dal fiume al villaggio!
🌈 "Bruno ho un piano!" disse Paolo la mattina dopo, "Invece di portare i secchi avanti e indietro per qualche centesimo al giorno, costruiamo un acquedotto dal fiume al villaggio!"
Bruno si fermò impietrito…
Ed esclamò "Un'acquedotto?! Non si è mai sentita dire una cosa simile! Abbiamo un ottimo lavoro e io posso trasportare 100 secchi al giorno! Sono ricco! Alla fine della settimana posso comprarmi un paio di scarpe 👟 nuove! Alla fine del mese una mucca 🐮! Dopo sei mesi posso costruirmi una nuova capanna! Abbiamo un lavoro migliore del villaggio. Abbiamo i fine settimana liberi e due settimane di vacanze spezzate ogni anno! Siamo nel posto giusto per il resto della vita, lascia perdere il tuo acquedotto."
Paolo non si lasciava scoraggiare facilmente, così inzia a lavorare da solo al suo progetto.
Inizialmente parte della giornata la usava per portare i secchi, mentre l'altra parte della giornata e i fine settimana li dedicava alla costruzione dell'acquedotto.
Sapeva che sarebbe stato un lavoro pesante, infatti avrebbe dovuto scavare un fosso nel terreno pietroso.
Sapeva che non portando i sacchi tutta la giornata il suo reddito inizialmente sarebbe anche calato.
Sapeva che prima di avere dei grossi guadagni dall'acquedotto, e quindi che l'acqua scorresse da sola, ci volesse del tempo e impegno per tre o anche cinque anni.
Ma Paolo credeva nel suo sogno e si mise al lavoro!
Bruno gli uomini del villaggio iniziarono a prendere in giro il lavoro di Paolo, iniziarono a chiamarlo "Paolo l'uomo dell'acquedotto".
Bruno aveva il doppio del reddito di Paolo, si era potuto permettere una mucca 🐮, un asino con tanto di sella in pelle, la sua capanna ora era di due piani, i vestiti 👕👖 erano pregiati e all'osteria del villaggio mangiava sempre cibi pregiati 🌯🍝🍱!
Ormai in tutto il villaggio era chiamato il Signor Bruno.
Mentre Bruno si godeva le ferie sulla sua amaca, Paolo continuava lavorare al suo progetto!
Il lavoro di Paolo era molto più duro di quello di Bruno e non vedevo ancora nessuna somma di denaro ma sapeva che con il suo sacrificio di oggi avrebbe potuto costruire il suo successo di domani.
Scavava 1 cm alla volta, il terreno era pietroso ed era molto difficile…
Si ripeteva che uno dopo l'altro avrebbe fatto la differenza.
Da pochi centimetri ad 1 m, da 1 m a 10 m, a 20 m e poi 100 m!
"Il dolore a breve termine porta il guadagno a lungo termine!" si ripeteva Paolo!
Misurava il suo successo fissando e pianificando i suoi obiettivi giornalieri.
E mentre Paolo si addormentava stravolto nel letto si ripeteva: "Tieni gli occhi sul premio."
I giorni di lavoro iniziarono a diventare mesi di lavoro costante e Paolo si accorse che l'acquedotto era a metà dell'opera!
Così Paolo decise di portare sempre meno secchi e di concentrarsi sempre di più alla conclusione del suo acquedotto!
La fine del suo progetto, del suo acquedotto, era sempre più prossima e durante le pause, Paolo guardava il suo amico Bruno mentre portavo i secchi… le sue spalle erano sempre più incurvate, il tuo viso era imbronciato e i suoi passi e rallentati dalla fatica quotidiana.
Bruno era imbronciato, arrabbiato e risentito del fatto che era condannato a portare secchi.
Alla fine arrivò il grande giorno, il grande giorno di Paolo! L'acquedotto era finito!
Le persone del villaggio si accalcavano per vedere l'acqua che sgorgava dall'acquedotto senza il bisogno che nessuno la dovesse trasportare, infatti l'acqua scorreva senza il lavoro di Paolo o Bruno.
Bruno ora non aveva più un lavoro e Paolo si dispiaceva per la situazione dell'amico.
Invece per Paolo le cose ora diverse, che lavorasse o no, l'acqua scorreva costantemente! Paolo "uomo dell'acquedotto", diventò noto come: "Paolo, l'operatore di miracoli"!
Ora tutti lodavano Paolo per la sua visione!
Ma Paolo sapeva che quello che aveva fatto non era un miracolo ma era frutto di un lavoro costante e inoltre era convinto che era solo l'inizio del suo grande sogno!
Perché le persone dovrebbero lavorare per tutta la vita quando potrebbero lavorare per tre o cinque anni, costruire il proprio acquedotto e avere con tempo un flusso di denaro costante?
Così Paolo andò dal suo amico Bruno che stava ormai mendicando nell'osteria del villaggio e gli disse "Bruno, ho bisogno del tuo aiuto. Sono qui per offrirti una grande opportunità! Ci sono voluti tre anni per costruire il mio acquedotto, ma ho imparato molto in questi tre anni e so dove scavare, con quali strumenti e dove posare i tubi.
Ho preso appunti mentre lavoravo e ho creato un sistema che mi permette di costruire un altro acquedotto, poi un altro e un altro… potrei sempre costruire da solo acquedotto ma sarebbe più vantaggioso per tutti se io ora lo insegnassi a te e poi potremmo insegnar lo ad altri, e così via…"
Bruno finalmente vide il quadro più grande.
Strinse la mano al suo vecchio amico e inizieranno assieme.
Dopo qualche anno ormai i due si erano ritirati, il loro business di acquedotti era di livello mondiale e ogni giorno recepivano una rendita da tutti gli acquedotti.
Nei loro viaggi Paolo e Bruno incontravano molti giovani portatori di secchi e gli offrivano la loro opportunità.
Alcuni di questi prendevano al volo questo business, la maggior parte si limitava a dare delle scuse, che alla fine sono sempre le stesse.
• Non ho tempo
• Non fa per me
• Un mio amico aveva fatto il business dell'acquedotto e aveva perso soldi
• Ho sentito di uno che alla fine non ho combinato niente
Paolo e Bruno erano rattristarti dell'idea che nel mondo ci fossero poche persone che avessero visione.
I dati però sono questi, il 95% delle persone in tutto il mondo sceglie di essere un portatore di secchi, solo il 5% delle persone a livello mondiale è un costruttore di acquedotti.
E tu chi vuoi essere?
C.F.
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